Fondo Dolomit, bond argentini e altri investimenti: il CTCU ricorda i termini per interrompere le prescrizioni!

Conservare la possibilità di azione giudiziaria con le lettere-tipo del CTCU
Presso il CTCU attivo il Servizio di consulenza dedicato ai risparmiatori danneggiati


Anche a seguito della recente importante pronuncia dell'Ombudsman bancario (vedi ns comunicato stampa del 29 settembre scorso) che ha dato ragione ad un risparmiatore, che aveva acquistato azioni di una Cassa di Risparmio, disponendo il rimborso dell'intera somma investita, il CTCU ricorda, qui di seguito, alcuni importanti termini per far salvi eventuali diritti di risarcimento verso gli istituti bancari.

a) Azioni proprie vendute da Casse di Risparmio

Il predetto clamoroso provvedimento dell'Ombudsman Bancario, potrebbe applicarsi, ove ve ne siano le condizioni, anche ad altre banche, in particolare a Casse di Risparmio italiane che hanno collocato i loro titoli azionari dopo l'emanazione della Comunicazione Consob di inizio 2009. Il reclamo va presentato entro i due anni successivi rispetto al collocamento o alla negoziazione dei titoli ed il ricorso all'Ombudsman va proposto entro un anno dalla presentazione del reclamo. Il modulo di reclamo e di ricorso possono essere richiesti al CTCU, previa fissazione di appuntamento (tel. 0471 975597).

Fondo Dolomit (Cassa di Risparmio di Bolzano)

Nel 2005 erano stati circa 4000 coloro che avevano sottoscritto quote di questo fondo immobiliare, collocato dalla Cassa di Risparmio di Bolzano. Nel 2013 la Cassa di Risparmio di Bolzano, tramite un' Offerta Pubblica di Scambio (OPS), si era dichiarata disposta a sostituire le originarie quote del fondo con proprie obbligazioni (zero coupon) in scadenza nel 2022. Agli investitori era stata data anche facoltà di rivendere, entro breve termine, alla stessa Cassa i titoli oggetto dell'OPS, consolidando però una perdita di circa il 40% del capitale investito. Per coloro, pertanto, che non si ritengano soddisfatti dall'ammontare del recupero parziale ottenuto o ottenibile attraverso l'operazione di OPS e che quindi ritengano di essere stati danneggiati dall'esito dell'investimento nel Fondo Dolomit e che non vogliano inoltre attendere l’esito della “causa pilota” già avviata 18 mesi fa da 4 risparmiatori, vi è la possibilità di avviare una causa contro l'Istituto. Termini: il CTCU ricorda di inviare, precauzionalmente, al più tardi entro fine 2014, la lettera che interrompe i termini di prescrizione dell'eventuale azione di risarcimento. Il modello di lettera-tipo è scaricabile dal sito del CTCU. Il CTCU ricorda a tutti gli interessati il proprio Servizio di consulenza e coordinamento per l'organizzazione eventuale di azioni legali collettive contro la Cassa di Risparmio di Bolzano, volte ad ottenere il ristoro delle perdite subite e/o cumulate.

c) Bond Argentina: ultima chiamata per far causa alle banche!

Il default è avvenuto alla fine dicembre 2001 ed ha coinvolto oltre 450.000 risparmiatori italiani. L'iniziale termine di prescrizione, entro il quale si poteva agire in giudizio contro gli istituti bancari che avevano venduto i titoli, si riteneva scaduto al 31 dicembre 2011. Con alcune importanti sentenze, la giurisprudenza ha, tuttavia, sostenuto che la prescrizione decorrerebbe dal 2005, epoca della prima Offerta Pubblica di Scambio (OPS) proposta dall’Argentina.
La scadenza del nuovo termine di prescrizione è pertanto fissato al 14 gennaio 2015!
Consigliamo anche qui, a tutti i risparmiatori coinvolti, che abbiamo o meno già inviato una lettera, di inviare al più presto il modello di reclamo/interruzione della prescrizione messo a disposizione dal Centro, per poi far esaminare la documentazione del proprio caso al servizio di consulenza legale e verificare se vi siano o meno le condizioni per avviare una causa.
Scaduto il termine di cui sopra senza che vi sia stato l'invio di una lettera di interruzione della prescrizione, la questione del recupero per via giudiziale vs le banche dei danni subiti può dirsi virtualmente chiusa.

d) Lehman Brothers

Il default è avvenuto a settembre 2008 e ha coinvolto decine di migliaia di risparmiatori.
Termine di prescrizione, entro il quale si possono far valere in giudizio i propri diritti, avviando una causa: decennale e decorre dal giorno dell’acquisto, per alcune violazioni di legge, mentre per altre decorre dal default. Per far valer e “salvare” i propri diritti, è dunque necessario inviare al più presto il modello di reclamo messo a disposizione dal Centro sul proprio sito internet o in sede, per poi far esaminare le carte dal servizio di consulenza legale e verificare se vi sono le condizioni per proporre una causa.

e) Altri fondi immobiliari: l'esempio del Fondo Immobiliare Europa 1 (collocato anche da Poste Italiane)

Negli anni passati sono stati collocati numerosi altri fondi immobiliari da parte di diversi istituti bancari in Italia, che giungeranno a scadenza nel 2014 o nel 2015. Per alcuni di questi fondi, si registrano ad oggi perdite consistenti in capo ai sottoscrittori. Citiamo, ad esempio, il caso del Fondo Immobiliare Europa 1, collocato a fine 2004 anche da Poste Italiane e che registra ad oggi una perdita intorno al 70% del capitale investito. Alcuni acquirenti di quote di questo fondo si sono già rivolti, preoccupati, al CTCU per sapere come muoversi. Anche in questo caso, il CTCU mette a disposizione, previo appuntamento, una lettera-tipo per il reclamo e l'interruzione della prescrizione del diritto al risarcimento del danno, che potrebbe derivare dall'investimento. Precauzionalmente, la lettera va inviata a Poste Italiane (o ad altro soggetto collocatore del fondo) entro fine 2014, per raccomandata a.r.

Il Centro Tutela Consumatori Utenti resta a disposizione per ogni chiarimento ed ulteriore informazione e ricorda il proprio Servizio di consulenza legale, dedicato a chi abbia subito danni finanziari, a seguito anche della negligenza, imperizia e violazione delle regole del Testo Unico Finanziario da parte di istituti bancari intermediari e collocatori di prodotti finanziari rischiosi o complessi.


Comunicato stampa
Bolzano, 15/10/2014