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Consumatori - Brutte novità in arrivo da Bruxelles:
si riducono i diritti dei consumatori nei trasporti aerei e nel roaming nell'UELe Associazioni dei Consumatori rappresentate nella rete NEPIM temono una riduzione degli standard di tutela dei consumatori
Pochi giorni fa vari rappresentanti dei consumatori di varie regioni d'Europa si sono incontrati nell'ambito della rete “NEPIM” a Bruxelles. All'incontro era presente anche il direttore del Centro Tutela Consumatori Utenti, Walther Andreaus. Fra i temi affrontati anche quello dei livelli di tutela del consumatore in Europa. Molti partner della rete NEPIM temono che questi si vadano riducendo. Motivo: nell'incontro del Consiglio dei Ministri dei Trasporti previsto per domani, 11 giugno, potrebbero essere aboliti molti dei pagamenti di compensazione previsti per i passeggeri di voli aerei che hanno subito disservizi, come l'annullamento o il ritardo del volo. Con il nuovo previsto Regolamento, le compensazioni verrebbero decurtate: i rappresentanti dei consumatori temono tagli fino al 70%! La motivazione sarebbe il timore delle compagnie aeree di non essere in grado di far fronte ai pagamenti dovuti, in seguito ai diritti garantiti ai passeggeri. Le cifre però parlano un'altra lingua: le compagnie aeree, per i pagamenti di compensazioni, spendono attualmente soltanto 0,88 euro a biglietto. La riduzione dei diritti dei consumatori viene presentata sotto l'etichetta della “semplificazione”.
Il Consiglio dell'Unione Europea, nel quale sono rappresentati i Governi degli Stati membri, ha in animo anche un'altra piroetta a danno dei consumatori, volta ad evitare che dal 2016 le telefonate fatte all'estero europeo abbiano agli stessi prezzi delle telefonate nazionali. Il compromesso attualmente proposto: i consumatori potranno telefonare all'estero a prezzi “nazionali” per 50 minuti in entrata e 50 minuti in uscita, mandare 50 SMS e consumare 100 Mb di dati, in un anno. Le imprese di telecomunicazione, a quanto pare, devono essere protette dal rischio di minori introiti.
Il “vento freddo” che soffia da Bruxelles si è manifestato anche nella formazione della nuova Commissione Europea: la politica dei consumatori è stata inglobata nel settore “giustizia e pari opportunità”. In questo modo, le tematiche dei consumatori sono state “riposizionate” nell'ambito del settore giuridico dell'Unione.
“Visti anche i malfunzionamenti della giustizia, non si tratta di un buon auspicio per garantire il successo della tutela dei consumatori.” commenta Walther Andreaus. “Una ripartizione dedicata alla tutela dei consumatori sarebbe stata una soluzione più adeguata e migliore”.
Comunicato stampa
Bolzano, 10/06/2015
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