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Con i “regolamenti di condominio” uno stop al proliferare delle sale da gioco
L’amministrazione dei monopoli rallenta la pubblicazione dei dati sulle giocate
Negli ultimi anni le sale da gioco si sono diffuse a macchia d’olio. A ragione, negli ultimi tempi si è tentato di fermare la diffusione delle “macchinette” nei bar. Anche il Centro Tutela Consumatori Utenti ha premiato con l’ “OK d’oro” l’esempio dato dai gestori di un bar a Lana, che di propria iniziativa hanno rimosso le infernali macchinette, spesso definite quale “prima droga” nella dipendenza dal gioco d’azzardo. Ma mentre le macchinette nei bar funzionano con puntate da un euro, e la vincita massima ammonta a 100 euro, nelle sale da gioco le vincite possono arrivare anche ai 5.000 euro, con un jackpot che può arrivare ai 100.000 euro. E’ verso queste sale che migreranno gli ex-clienti delle macchinette dei bar – alcune sono già aperte 24 ore su 24.
Per contrastare il dilagare di queste sale, i condomini possono ricorrere al regolamento del condominio. Per le case di nuova costruzione, infatti, vi è la possibilità di prevedere nel regolamento condominiale contrattuale (il quale viene allegato all’atto di compravendita notarile) un divieto assoluto nell’immobile di tutte le tipologie di sale da gioco e uffici scommesse. Con tale soluzione il problema sarebbe risolto alla radice. Nei condomini esistenti invece, per l’introduzione di questo divieto nei regolamenti contrattuali oppure in quelli decisi dall’assemblea generale, serve il consenso scritto di tutti i condomini.
“Vi è sempre più la necessità di tutelare le persone dalla dipendenza dal gioco d’azzardo, e particolarmente i giovani”, di questo ne sono convinti al CTCU. “Particolarmente negative sono le sale da gioco, dei veri “bunker” senza aria fresca, nè luce naturale”.
Nel frattempo l’AAMS (Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato) sta rallentando la pubblicazione dei dati sulle giocate. Mentre l’anno scorso, già agli inizi di marzo erano disponibili i dati dell’anno precedente, quest’anno non ve ne è ancora traccia. Al contrario: neanche i dati di novembre sono ancora stati pubblicati. Sarebbero inoltre necessarie misure aggiuntive per aumentare la trasparenza da parte dell’AAMS, quali ad esempio la pubblicazione del numero e della dislocazione sul territorio delle macchinette e delle sale da gioco. I Ministri dell’Economia e della Salute farebbero bene ad intervenire con efficaci controlli a riguardo.
Comunicato stampa
Bolzano, 19/04/2013
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