Vendite di rivelatori di fughe di gas
Il CTCU: la loro installazione non è obbligatoria!
E’ possibile recedere dal contratto entro 10 giorni


Negli ultimi giorni si stanno moltiplicando le segnalazioni al CTCU riguardo un’azienda che sta vendendo rivelatori di fughe di gas attraverso il sistema delle vendite “porta a porta”. Pare che i rappresentanti di tale ditta si presentino agli ignari consumatori come “esperti riconosciuti del settore gas”, che devono procedere all’installazione di tali apparecchi.

L’apparecchio in questione, è un dispositivo di sicurezza che dovrebbe servire all’allerta in caso di fughe di gas negli impianti di casa. Per l’acquisto viene richiesto un prezzo di ben 249 euro, da versare in contanti ai rappresentanti. Sul mercato si possono acquistare simili apparecchi a prezzi variabili, a partire da 30 euro.

Consumatori riferiscono al CTCU che, in occasione della vendita, è stato loro detto che l’installazione dell’apparecchio sarebbe diventata a breve “obbligatoria” e “prevista dalla legge”. Nella commissione che viene fatta sottoscrivere viene invece chiaramente specificato che si tratta di un “acquisto” di un prodotto e che non vi è affatto l’obbligo per legge di installare il dispositivo in questione. I consumatori non sono perciò assolutamente obbligati a dare accesso alla propria abitazione ai venditori di questi prodotti, né tanto meno ad acquistare il prodotto.

Il CTCU ricorda che fornire informazioni non veritiere in occasione della stipula di un contratto, al fine di influire sulle decisioni di acquisto del consumatore, costituisce una cd. “pratica commerciale scorretta”, ai sensi dell’art. 20 del Codice del Consumo. Chi ritiene di essere vittima di simili pratiche, può segnalare il caso all’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (anche on line tramite il sito www.agcm.it oppure contattando il numero verde 800 166 661, da lun a ven: 10-14).

Trattandosi inoltre, nel caso di cui stiamo parlando, di “vendite porta a porta”, al consumatore è consentito recedere (cd. diritto di ripensamento) dal contratto stipulato entro 10 giorni lavorativi dalla sua sottoscrizione, a mezzo lettera raccomandata a.r. (art. 64 del Codice del Consumo). L’apparecchio va, in questo caso, restituito alla sede della ditta a spese dello stesso consumatore.

I consulenti del CTCU sono a disposizione per ogni informazione sulla questione presso la sede del Centro (via Dodiciville, 2 – Bolzano) oppure al n. tel. 0471 975597 oppure per mail a: info@centroconsumatori.it. Presso il CTCU è anche disponibile un fac simile della lettera di ripensamento.


Comunicato stampa
Bz, 16/07/2013