Abbassare i costi della benzina?
“Bank of fuel”: non sembra essere il metodo migliore…


Da alcuni giorni sta circolando in modo massiccio un volantino di una certa “Bank of Fuel” (ovvero “banca del carburante”), con un’offerta che a prima vista sembrerebbe essere davvero allettante: acquistando una carta carburante di un certo valore, è possibile fare benzina presso tutti le stazioni di servizio; la Bank of Fuel concede sconti fino al 40%. Acquistando ad esempio la Basic Card per 99,00 euro, è possibile poi fare benzina o diesel per 140 euro. Al volantino è allegato anche un bollettino postale, che permette di aderire immediatamente all’offerta.

Alcuni consumatori hanno chiesto al CTCU delucidazioni riguardo la veridicità e l’affidabilità di questa offerta. Anche diverse, altre istituzioni e siti web si sono occupati della questione.

Analizzando a fondo l’offerta della Bank of Fuel, vi sono alcuni aspetti che fanno sorgere dei dubbi riguardo detta proposta commerciale.

Il sito di informazione www.zeusnews.it ne riassume alcuni:

1) Le tasse su benzina e diesel in Italia sono pari a ca. il 60% del prezzo finale. È abbastanza evidente che gli sconti prospettati da Bank of Fuel del 40% risultino, a lungo andare, economicamente non sostenibili.
2) Il soggetto giuridico “Bank of Fuel” è una srl con sede a Savona e con un capitale societario di 10.000 euro, fondata a maggio del 2014.
3) La srl ha soltanto due soci: uno di loro – un ottantenne – detiene il 93% delle quote societarie, l’altra persona detiene le restanti.

Ulteriori dubbi nascono da un paragrafo delle condizioni pubblicate sul sito della Bank of Fuel: in queste, all’improvviso, si parla di un numero minimo di partecipanti. Qualora questo non venisse raggiunto, il prezzo pagato sarebbe rimborsato.

C’è poi un altro particolare che lascia un po’ perplessi: le carte carburanti riportano il logo della Mastercard, ma Mastercard stessa nega ogni rapporto con Bank of Fuel. Inoltre, il logo Mastercard utilizzato da Bank of Fuel è quello utilizzato da Mastercard soltanto dal 1988 fino al 1995. Bank of Fuel, sulla propria pagina facebook, spiega che il tutto sarebbe soltanto un grande malinteso; cosa che sembra però poco probabile.

Il Centro Tutela Consumatori Utenti ha già segnalato l’offerta della Bank of Fuel all’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato. Al momento, si attendono ancora gli esiti delle valutazioni dell’AGCM.


Comunicato stampa
Bolzano, 03.09.2014