Poste Italiane non mettono a disposizione dei clienti le giuste pezzature di francobolli

Clienti danneggiati due volte – Il CTCU invia esposto all’AGCOM, al Ministero dello Sviluppo Economico e alla Procura

Come è noto dal 1° gennaio scorso è scattato l’aumento da 0,60 a 0,70 centesimi per la spedizione delle lettere standard: tale aumento, ad avviso del Centro Tutela Consumatori Utenti, non è in alcun modo giustificato.

Vista la novità, si sperava almeno che il servizio postale potesse subire qualche miglioramento. Ma non è così: dopo tre mesi e mezzo dall’introduzione delle nuove tariffe, risulta che Poste Italiane non sono in grado di fornire ai propri clienti nemmeno le pezzature di francobolli necessarie allo scopo. Avviene così ad esempio che presso tutti gli uffici postali di Bolzano sia praticamente impossibile reperire i pezzi di francobolli da 0,70 centesimi o le giuste combinazioni (es. 60+10 centesimi) per arrivare all’importo dovuto. Analoga difficoltà è riscontrabile anche presso le rivenditorie di tabacchi e marche da bollo della città.

I clienti sono così costretti a recarsi presso gli sportelli degli uffici postali, dove sulle lettere viene apposto apposito timbro, in alternativa all’affrancatura. Ma chi deve spedire più di 10 lettere per volta, subisce l’amara sorpresa che tale servizio alternativo di affrancatura comporta il pagamento di un supplemento di prezzo pari a 5 cent a lettera!

Il CTCU ha quindi deciso di inviare un esposto all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), al Ministero dello Sviluppo Economico e alla Procura di Bolzano, per violazione della Carta della Qualità del servizio postale e comportamenti vessatori nei confronti dell’utenza.

Comunicato stampa
Bolzano, 15/04/2013