La proposta della Commissione Europea sulle tariffe „roaming“ non mantiene quanto promesso


Già nel 2015 la Commissione Europea, il Parlamento Europeo e gli Stati Membri avevano deciso di porre fine alle tariffe cd. „roaming“ per l'utilizzo dei telefonini all'estero (altri Stati dell'UE). La settimana scorsa la CE ha pubblicato una nuova proposta. Il Centro Tutela Consumatori Utenti è critico: la Commissione non mantiene quanto promesso nel 2015!

La promessa eliminazione delle tariffe roaming a carico dei consumatori, da parte del Parlamento Europeo, della Commissione Europea e degli Stati Membri viene smentita dalla proposta presentata di recente dalla Commissione Europea. L'abolizione delle tariffe roaming per un periodo limitato di 90 giorni non considera la realtà della vita quotidiana di moltissimi consumatori, che si devono recare e trattenere in altri Paesi dell'area UE, ad esempio per motivi professionali; in particolare la proposta comporta che, dopo 30 giorni, il consumatore debba riconettersi al proprio gestore nazionale.

In questo modo non si verrà mai a creare un vero mercato interno comune nel settore delle telecomunicazioni. Una concorrenza seria fra i gestori europei condurrebbe certamente ad una maggiore offerta di opzioni tariffarie e a prezzi inferiori. A tale riguardo il CTCU non condivide affatto le preoccupazioni manifestate dalla Commissione riguardo un possibile aumento delle tariffe nazionali a seguito dell'eliminazione del roaming, ma teme anzi una restrizione del mercato.


Comunicato stampa
Bolzano, 14/09/2016