Scandalo “dieselgate” Volkswagen
Il CTCU: l'inerzia della Commissione UE e del Ministero dei Trasporti è vergognosa!


Ancora a settembre 2015 la Volkswagen si era impegnata con l'Unione Europea a presentare un piano particolareggiato che offrisse soluzioni dei problemi e risarcimenti ai clienti truffati. L'anno è finito ed il piano ancora non c'è. Da allora solo silenzio.

“La deliberata volontà di Volkswagen di truffare clienti e regolatori deve essere sanzionata, altrimenti si alimenta l'azzardo morale”, afferma Walther Andreaus, direttore del CTCU.

Il CTCU chiede al Ministero dei Trasporti un decreto d'urgenza che:
  • addossi tutti i costi delle riparazioni alla Volkswagen compresi quelli emergenti come per esempio la macchina sostitutiva, il ristoro dei permessi di lavoro per portare l'auto in officina per i necessari interventi sul mezzo oppure per possibili vizi conseguenziali e permanenti dopo gli interventi di riparazione, quali il maggior consumo di carburante oppure prestazioni ridotte oppure ancora il valore svalutato dell'usato;
  • interrompa il termine di prescrizione di 2 anni della garanzia legale per i clienti coinvolti nello scandalo fino a definizione soddisfacente delle relative istanze;
  • renda pubbliche le risultanze delle indagini effettuate, cioè massima trasparenza sul caso.
    Infine dovrebbe essere migliorato il quadro normativo relativo alla responsabilità del produttore.
“Basta con i tentennamenti; chiediamo tempi certi e interventi risolutori chiari da parte di UE e Ministero dei trasporti. I clienti truffati esigono rapide soluzioni!” conclude Andreaus.

Ai consumatori va il consiglio di fare attenzione ai documenti che vengono fatti firmare in occasione del richiamo in officina, che in questi giorni sta partendo. In particolare questo consiglio vale per coloro che non intendano far eseguire l'intervento di modifica.


Comunicato stampa
Bolzano, 09/02/2016