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Osservatorio conti correnti: i fidi
L'affidamento (fido) più economico costa il 4,8%,
il più caro costa il 18,3%
Nell'ambito dell'Osservatorio conti correnti, il Centro Tutela Consumatori Utenti ha analizzato di recente anche le condizioni per gli affidamenti in conto corrente, i cosiddetti fidi. Questi i risultati della ricerca.
Come già per i conti correnti anche le indicazioni relative ai fidi sono talvolta poco chiare e trasparenti. Nei calcoli esemplificativi non è sempre chiaro per quale periodo il fido sia concesso ed utilizzato. Anche sulle regole di applicazione della cd. “commissione di messa a disposizione” vi sono dubbi: va pagata sempre oppure non è dovuta?
Per il nostro confronto ci siamo basati sul TAEG, ovvero sul tasso annuo effettivo globale. Questo riassume in percentuale tutti i costi di un finanziamento, ed è pertanto il migliore indicatore per raffrontare fra di loro gli affidamenti proposti dalle varie banche.
Fra le singole offerte il divario è veramente notevole: il finanziamento più economico viene concesso ad un tasso (TAEG) del 4,84%, mentre nel caso del più caro il TAEG arriva addirittura al 18,34% (per i dettagli si veda la tabella allegata). Questo significa che, per un prestito di 1.500 euro per un anno pago, nel primo caso, € 72,62 di interessi e spese, mentre nel secondo caso devo spendere fino ad € 275,10.
Il nostro giudizio
Chi ha necessità di chiedere un fido in banca farà bene a considerare i costi dello stesso già al momento della scelta del conto corrente. Considerando un affidamento di 1.500 euro, in un anno si possono spendere fino a 202,49 euro in più per la stessa somma di finanziamento.
Naturalmente la soluzione più conveniente sarebbe poter fare a meno di fidi e prestiti; forse ciò potrebbe riuscire attraverso una precisa pianificazione delle spese famigliari. Un aiuto in tale senso lo offre il nostro libretto contabile online.
Comunicato stampa
Bz, 28/08/2015
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