CTCU: critiche le novità previste nel ddl “concorrenza” per il mercato di maggior tutela dell'energia e per il notariato


Le Associazioni dei consumatori sentite dalle Commissioni Parlamentari


Le Commissioni Finanza e Attività Produttive della Camera hanno sentito ieri a Roma le Associazioni dei Consumatori in relazione al disegno di legge annuale sulla concorrenza e il mercato. I rappresentanti dei consumatori hanno espresso la loro posizione a riguardo.

Critiche sono state avanzate per quanto riguarda l'intenzione di abolire il mercato “tutelato” dell'energia dal 2018. Senza un'adeguata tutela dei clienti vi è il concreto rischio di affermazione e abuso di posizioni monopolistiche a danno dei consumatori.

Problematica anche la previsione di eliminare la tutela dei notai nei contratti immobiliari non destinati ad usi residenziali, sostituita dall'autentica da parte dell'avvocato. Questo poiché i registri pubblici in Italia, in particolare quello degli immobili, sono una garanzia per i consumatori. La sostituzione del soggetto pubblico qualificato a stipulare il rogito (il notaio) con altro libero professionista (l'avvocato), potrebbe far aumentare i rischi di coinvolgimento in controversie giudiziarie da parte dei consumatori.

Il disegno di legge prevede inoltre la possibilità per società partecipate di banche ed assicurazioni di svolgere le funzioni di “avvocato”. Questo porterebbe ad un monopolio pericoloso: il mercato immobiliare, l'intermediazione, la compravendita ed i mutui necessari all'acquisto di immobili, nonché tutte le certificazioni e le pratiche di assicurazione finirebbero in mano, specialmente al settore bancario. I rischi di abusi e di raggiri aumenterebbero notevolmente.

Auspicabili sono invece una maggiore concorrenza fra i notai, con previsione di un maggior loro numero sul territorio, o l'utilizzo di dipendenti pubblici, con funzioni di soggetti roganti.

Anche per le nuove norme relative all'assicurazione “r.c. auto” le Associazioni dei consumatori intravvedono svantaggi per i consumatori: la libertà di scelta a chi affidare il servizio di riparazione sarebbe a rischio. I danneggiati da un incidente stradale rischiano inoltre, in caso di lesioni, di essere penalizzati da limitazioni al riconoscimento dell'invalidità.

Infine, le compagnie telefoniche vengono “premiate” con la reintroduzione di penali, in caso di recesso dal contratto, penali che erano state vietate nel 2007: ciò comporterebbe un chiaro blocco dell'auspicata efficienza di questo mercato. Le Associazioni ritengono invece che vada vietato ogni aggravio di spesa a carico del consumatore, in caso di cambio dell'operatore.

Comunicato stampa
Bz, 04/06/2015