Occhio ai finanziamenti al tasso (apparente) del 6/7%

Il Centro Tutela Consumatori e Utenti mette in guardia operai ed impiegati dal concludere, anche all‘interno delle stesse aziende presso le quali sono occupati, finanziamenti con banche e società finanziarie - a mezzo di soggetti intermediari - all‘apparenza offerti a condizioni vantaggiose o vantaggiosissime ed in realtà invece molto, molto cari!

Anche di recente ci è capitato infatti di esaminare contratti di erogazione di prestiti personali o contro cessione del quinto dello stipendio stipulati da operai della nostra zona, i quali riportavano tassi „contrattuali“ fra il 6 ed il 7% - il che non sarebbe di per sé niente male, come trattamento; senonchè, andando ad esaminare nel dettaglio le condizioni contrattuali è risultato che il tasso annuo effettivo globale – il cd. TAEG – al quale detti finanziamenti sono stati erogati risulta in effetti di molti punti percentuali superiore al tasso contrattuale spacciato come offerta vantaggiosa. In genere esso si aggira intorno al 13 – 14 ed anche il 15%, cioè il doppio o più del doppio del primo.È bene ricordare che è il TAEG il tasso effettivo con il quale si misura il costo del prestito.

Per un dettaglio della spiegazione delle caratteristiche di questo tasso, rinviamo al nostro foglio informativo relativo.

Qui di seguito forniamo solo un esempio di confronto di cosa significhi esattamente una rata calcolata al tasso „contrattuale“ (si chiamerebbe, per la verità, tassa annuo nominale o TAN) e una rata calcolata al tasso effettivo globale.

Prendendo a prestito un capitale di € 5.000, per 10 anni, se ci venisse applicato un tasso del 6,5% annuale, la rata mensile da rimborsare ammonterebbe a € 56,77.

Se allo stesso importo da restituire ci viene invece applicato, come appunto avviene, un tasso del 14%, la rata mensile da rimborsare diventa pari ad € 77,63.

La differenza è evidente: € 20,86 in più per rata, cioè 250 € in più all‘anno!

Aumentando il capitale preso a prestito aumenta ovviamente la differenza.
Al termine dei 10 anni nel primo caso (6,5%), a fronte di un capitale preso a prestito di € 5.000, andrebbero restituiti € 6.812,40.

Nel secondo caso, sempre a fronte di un capitale di € 5.000, vanno restituiti € 9.315.6, cioè quasi il doppio di quanto ci è stato dato in prestito!!!

Ma chi incassa la differenza fra i due tassi?

Sempre l‘ente che vi eroga il prestito e i suoi intermediari. La differenza fra i due tassi riguarda il compenso per tutte le altre voci di costo del prestito, oltre il tasso di interesse vero e proprio: commissioni, bolli, spese di amministrazione, imposte e tasse, eventuali premi di assicurazione, compenso per i mediatori e … chi ne ha più ne metta!

Morale: il tasso „contrattuale“ conta poco ed è il solito specchietto per le allodole; ciò che vale è il TAEG effettivo!

Come se non bastasse poi, in alcuni casi abbiamo rilevato che nemmeno il TAEG dichiarato dall‘ente finanziatore – banca o finanziaria che sia – è quello corretto. Prendendo a base di calcolo la rata che decurta ogni mese lo stipendio dell‘operaio, abbiamo infatti rilevato che il TAEG effettivo risultante dai nostri calcoli è addirittura superiore a quello dichiarato.

Una bella richiesta di spiegazioni alla banca e una contestuale richiesta di riduzione del tasso, almeno a quello dichiarato, è il minimo che si possa fare!

Se ci si sente fregati, si può pensare eventualmente anche al Giudice.

Il nostro giudizio: non fidatevi dei consigli del migliore amico o collega. Forse anche lui ha preso un abbaglio e l‘informazione del finanziamento a „costi bassissimi“ è in realtà una colossale bufala. Chiedete sempre, prima di firmare, a quanto ammonta il TAEG; prima di firmare fatevi dare l‘importo esatto della rata e la durata del prestito: un controllo del tasso presso il nostro Centro è sempre possibile. Poi potrebbe essere davvero tardi!

E comunque... se dovete spendere, pensateci su due volte prima di accendere debiti a destra e manca: a volte è meglio limitare gli acquisti solo a quanto consente il proprio portafoglio, vale a dire i propri risparmi e i soldi guadagnati! Prima di affrontare un indebitamento verificate il vostro bilancio familiare. Un aiuto in questo senso Ve lo offre il nostro "Quaderno del bilancio familiare".

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Info 04-2005