Caro-verdure, corriamo ai ripari!

Le consumatrici e i consumatori non dovrebbero preoccuparsi troppo dei recenti rincari sui prodotti ortofrutticoli. Per eludere il problema basta acquistare verdura fresca di produzione locale: costa meno ed è più sana.

Oltretutto, la maggior parte degli ortaggi venduti a prezzi da capogiro non è affatto indispensabile per una dieta invernale equilibrata. La vecchia regola di mettere in tavola quel che offre la stagione sembra oggi più valida che mai.

In altre parole: rinunciate a zucchine, pomodori e peperoni siciliani da colture in serra; preferite invece cavoli, verze, rape, barbabietole e carote dalle aziende nostrane. Questa è anche l'occasione per riscoprire un alimento spesso sottovalutato come i crauti, che sono in realtà un'autentica bomba vitaminica!

Nutrizionisti e dietologi ce lo ripetono di continuo: ogni stagione offre esattamente ciò di cui il nostro organismo ha più bisogno. Così, le verdure invernali da coltivazioni locali contengono quelle vitamine di cui c'è maggiore carenza nei mesi freddi. Il ruolo di punta spetta in questo caso ai vari tipi di cavolo, tutti ricchissimi di vitamina C. Un etto di cavolfiore copre il fabbisogno di vitamina C per due giorni. I cavoli vantano anche notevoli proprietà anticancro, grazie ai composti di zolfo in essi contenuti.

Non se la cavano male neppure le rape rosse, particolarmente ricche di ferro, e le barbabietole. Un etto di barbabietole contiene almeno un terzo del fabbisogno giornaliero di vitamina C.

Il porro è ricchissimo di sostanze minerali, soprattutto nelle foglie verdi. Il suo contenuto di mucillagine e di cellulosa ne fa una sorta di efficientissimo "spazzino" intestinale.

L'elenco potrebbe continuare, ma non sarà difficile trovare fra le verdure fresche di stagione quelle che soddisfano maggiormente il gusto personale. L'importante è che ciascuno sappia riconoscere e apprezzare la differenza tra un frutto maturato sulla pianta e uno maturato artificialmente nella cella frigorifera.

I prezzi astronomici raggiunti dagli ortaggi nelle ultime settimane ci inducono dunque a riflettere sulle nostre abitudini alimentari e sull'opportunità di consumare, per quanto possibile, prodotti freschi e provenienti da aziende locali.

Comunicato stampa - 31.01.02