Prodotti in legno
Da febbraio la nuova “carta d’identità” per i mobili

Finalmente la credenza in legno di ciliegio ordinata tanti mesi fa è arrivata. Dopo averla sistemata in salotto, ecco però la brutta sorpresa: di ciliegio c’è solo il sottilissimo rivestimento esterno, il resto non è che un ammasso di vile truciolato.

L’epoca delle informazioni vaghe sulla composizione del prodotto è finita anche per i mobili in legno. A partire dal prossimo 11 febbrario, tutti gli oggetti in legno dovranno essere accompagnati da un’etichetta che ne indica esattamente le caratteristiche. Questo è quanto prescrive la circolare 3 agosto 2004 n. 1 emanata dal ministero delle Attività Produttive.

La disposizione ministeriale, applicata a tutti i prodotti in legno commercializzati sul territorio italiano, impone ai produttori o agli importatori di munire i loro articoli di un’etichetta identificativa chiaramente visibile e leggibile. Tale etichetta dovrà accompagnare i prodotti anche in negozio, affinché il consumatore possa prenderne visione e sapere cosa sta acquistando. In essa saranno riportate indicazioni sulla tipologia del prodotto e sui materiali impiegati per la struttura e il rivestimento (compresi i sottoprodotti del legno), nonché il nome o la ragione sociale del produttore o importatore.

Nella descrizione sarà segnalata altresì l’eventuale presenza di materiali o sostanze che possono nuocere alla salute o all’ambiente; se necessario, dovranno essere riportate anche le istruzioni per una corretta pulizia e manutenzione del mobile.

A discrezione del produttore o importatore potranno essere aggiunte anche informazioni sulle modalità di smaltimento del prodotto.

Il produttore o importatore che immetterà sul mercato prodotti in legno privi di scheda o etichetta identificativa, ovvero recanti indicazioni anche solo parzialmente non veritiere, sarà passibile di una sanzione compresa tra 516,00 e 25.823,00 euro.
Il Centro Tutela Consumatori Utenti accoglie favorevolmente questa novità normativa che, assicurando ai consumatori un’informazione più completa sul prodotto, costituisce un ulteriore passo avanti verso la tanto invocata trasparenza nel commercio.


Info, 09.02.2005